Mercoledì 26 gennaio 2022, ore 21

CHANSON DOUCE

 

di Lucie Borleteau

Karin Viard offre una performance d’attrice eccezionale e mozzafiato nell’adattamento di Lucie Borleteau del romanzo di Leïla Slimani, premio Goncourt 2016

Sto soffocando. Da quando sono nati, ho paura di tutto, soprattutto che muoiano“. Per una donna, l’irruzione dei figli nella vita di tutti i giorni è al contempo una fonte di gioia, di ansia e di ricerca di un nuovo equilibrio nella vita individuale, di coppia e familiare. Questo è lo stato d’animo di Myriam (Leila Bekhti), una giovane avvocatessa parigina che vuole riprendere il suo lavoro per uscire dalla spirale in cui l’hanno catapultata i suoi due figli, Mila (5 anni) e Adam (11 mesi), cosa di cui si preoccupa molto meno il suo compagno Paul (Antoine Reinartz), produttore musicale. In breve, bisogna trovare una tata e, durante un casting di candidate, arriva quella che sembra la perla rara: Louise (Karine Viard). Ma le apparenze sono fuorvianti, persino pericolose…

Adattamento per mano della regista, Jérémie Elkaïm e Maïwenn dell’omonimo romanzo di Leïla Slimani, vincitore del premio Goncourt 2016, il film erge un vero piedistallo a Karine Viard che padroneggia in modo formidabile il ruolo di questa tata squilibrata sotto l’apparente perfezione che si frantuma un poco per volta. Una minaccia che i genitori percepiscono dopo un tempo infinito, essendo la loro esistenza così facilitata da questa dipendente iper professionale, servizievole, più che puntuale e disponibile, maniaca delle pulizie, cuoca eccellente, complice e molto a suo agio con i bambini. Quasi un nuovo membro della famiglia che si portano persino in vacanza a Formentera e al quale perdonano gli improvvisi piccoli attacchi di rigidità, che in realtà non sono altro che segnali di allarme della grave depressione di questa vedova, che vive molto lontano in un sobborgo economicamente svantaggiato e compie quotidianamente lunghi viaggi con i mezzi pubblici per andare al lavoro. A poco a poco, in segreto, poi in presenza dei bambini, di cui manipola la più grande nella speranza segreta che i suoi genitori facciano un terzo figlio, la tata inizia a deragliare…

Al di là della straordinaria interpretazione di Karin Viard (che aveva acquisito lei stessa i diritti del romanzo, prova che sapesse quanto questo ruolo le sarebbe calzato a pennello), sufficientemente contrastata da causare vera empatia e un minimo di tenerezza verso un personaggio facilmente assimilabile a una vera psicopatica, Chanson douce gioca la carta della suspense drammatica ai limiti dell’horror. Ben confezionato dalla musica di Pierre Desprats.

Un evento in collaborazione con Alliance Française di Torino.
In versione originale francese con sottotitoli in italiano.

Chanson douce
Bigliettiintero 5,00€
ridotto €4,00 (over 65, under 25, Aiace, Alliance Française)
Durata100'
GenereDrammatico
RegiaLucie Borleteau
CastLeïla Bekhti, Karin Viard, Antoine Reinartz, Martine Chevallier
Anno2019
NazioneFrancia
Baretti