Spettacolo annullato causa emergenza covid-19

 

HAMPLET POP

( something is rotten )

da “Amleto” di William Shakespeare

revisione drammaturgica, regia e selezione musicale Angelo Scarafiotti

interpreti Matteo Barbero, Davide Bernardi, Silvia Caltagirone, Patrizia Schneeberger

disegno luci Paolo Cancedda
scenografie Emanuela Bartolini
costumi Monica Cafiero
missaggio e contributi audio Roberto Fioriello
progetto grafico Sergio Sasso

NESSUN VIZIO MINORE

Un fantasma si aggira sulle mura del castello di Elsinore. Ha le fattezza di Amleto il vecchio, da poco deceduto per cause naturali. Ma è davvero così? Suo figlio, il principe Amleto, messo a conoscenza del fatto dal suo fidato amico Orazio, decide di affrontare il fantasma. Il racconto dello spettro del padre è sorprendente e terribile: egli è stato ucciso e il suo assassino – suo fratello – ora giace nel letto che fu suo accanto alla donna che ha amato in vita e porta sul capo, in maniera illegittima, la sua corona di re. Sarà compito del giovane principe stabilire la veridicità della storia e vendicare la morte del padre uccidendo l’usurpatore. Ma il destino degli uomini traccia percorsi imprevedibili e trascina con sé le buone come le cattive intenzioni. Così amore, morte, dubbio e vendetta si inseguono nello spettacolo prima di giungere a definitivo e tragico compimento.

 

NOTE DI REGIA

Misurarsi con Shakespeare è, per chi ama e vive il teatro, sfida da raccogliere con entusiasmo e cautela. Quando poi il testo è quell’Amleto, così noto e così narrato, l’accortezza deve essere ancora maggiore.

La Tragedia di Amleto principe di Danimarca è un testo che racconta una moltitudine di cose, profili, situazioni, sentimenti. La vicenda che si snoda tra il reale e il soprannaturale spinge lo spettatore a riflettere sulle azioni degli uomini e sulle loro conseguenze e sul gareggiare tra loro di sentimenti umani come l’amore, il desiderio di vendetta, il dolore filiale, il tradimento. Una quantità di spunti tra cui navigare e scegliere.

Le parole chiave che hanno guidato il progetto di regia di Hamlet POP [something is rotten] sono state contemporaneità e umanità. Shakespeare è artista capace di parlare agli uomini del suo tempo come a noi oggi con la stessa potenza ed efficacia, e questa sua attitudine a non invecchiare ha aiutato a calare la messa in scena in uno spazio e in un tempo che sono lo spazio e il tempo dell’oggi cercando di unire efficacemente lirismo e modernità.

La contemporaneità di Amleto è poi sancita definitivamente dall’essere, appunto, umano, giovane creatura fatta di carne, sangue e sentimenti profondissimi. E umani sono tutti i personaggi che si muovono e ruotano attorno a questo giovane principe, tutti tesi a raggiungere più o meno volontariamente il proprio inesorabile destino.

Contemporanei sono quindi l’allestimento, il linguaggio, le contaminazioni musicali e visive così come i costumi che ci raccontano un oggi, un adesso, dove William Shakespeare parla a noi tutti, illuminando il nostro cammino odierno tra i sentimenti umani.

Il tutto viene espresso in scena in una chiave corale, in cui gli attori sono chiamati non solo ad interpretare più ruoli ma anche a dare vita, ognuno a suo modo, allo stesso personaggio, in un continuo scambio di ruoli ed identità, a sottolineare l’universalità delle passioni che Shakespeare tratteggia per ciascuno di essi.

Un’umanità e una contemporaneità, quella di Amleto, così ben tratteggiata dalle parole di Aldo Carotenuto che in poche righe mette a fuoco con semplicità quanto il personaggio, grazie alla sublime qualità artistica di William Shakespeare, ci assomigli e ci appartenga: «Ma perché tanto affannarsi per il principe di Danimarca? La spiegazione va ricercata nella capacità di Shakespeare di tratteggiare con estrema verosimiglianza un personaggio che racchiude in sé, ed esprime con notevole maestria, quel dubbio esistenziale fondamentale che l’uomo di ogni tempo serba nel proprio animo» (Angelo Scarafiotti).

 

LA COMPAGNIA

L’associazione teatrale Nessun Vizio Minore nasce nel 2011 da un gruppo di attori e registi (Monica Iannessi, Matteo Barbero, Davide Bernardi, Silvia Caltagirone e Patrizia Schneeberger) che provengono da percorsi formativi ed artistici diversi ma si sono ritrovate a condividere una sensibilità affine attraverso esperienze teatrali comuni.

Gli spettacoli messi in scena si caratterizzano per un allestimento contemporaneo su testi originali o rielaborazioni sia di classici sia di autori contemporanei, con un’attenzione particolare alla revisione drammaturgica e con una forte impronta registica.

Negli ultimi anni, la compagnia ha portato in scena gli spettacoli “Prima che cada la notte” (testo e regia di Davide Bernardi; debutto al Teatro Vittoria di Torino); “Natura morta in un fosso” (testo di Fausto Paravidino, regia di Davide Bernardi e Monica Iannessi; debutto alla Cavallerizza Reale di Torino); “L’inganno dei ricordi” (testo e regia di Davide Bernardi; debutto nella rassegna Santa Cultura in Vincoli di Acti Teatri Indipendenti Torino), “Amanti Amati” (testo di Davide Bernardi; regia di Monica Iannessi; debutto nella rassegna Santa Cultura in Vincoli di Acti Teatri Indipendenti Torino); “Un passato infinito” (testo di Mario Vargas Llosa, regia di Angelo Scarafiotti; vincitore di Maldipalco 2015, debutto al Tangram Teatro Torino).

Lo spettacolo Hamlet POP [something is rotten] vede in scena tutti i membri della compagnia Nessun Vizio Minore, per l’occasione diretti da Angelo Scarafiotti, diplomato alla Accademia d’Arti Drammatiche Silvio D’Amico di Roma, formatore di professione, ed attore e regista per Assemblea Teatro.

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