15, 16, 17 aprile 2020, ore 21

Matinèe per le scuole: 16, 17 aprile, ore 11

HELL’O DANTE

3 canti dell'Inferno di Dante Alighieri raccontati da Saulo Lucci

CANTO VI – Ciacco il ghiottone
CANTO XIII – Pier delle Vigne suicida
CANTO XVIII – Ruffiani e seduttori

di e con: Saulo Lucci
luci: Massimiliano Todisco

Hell O’ Dante è uno spettacolo di narrazione che affronta l’Inferno in 34 serate ognuna dedicata a un canto. Attraverso una rigorosa ricerca e il commento di brani pop-rock suonati dal vivo, Saulo Lucci sviscera le terzine e i personaggi in esse racchiusi, la situazione storica e le pene tanto mirabilmente dipinte così come il pensiero dell’autore dando nuova vita a tutto ciò,  per riconsegnare agli spettatori la bellezza di una commedia che merita più di ogni altra mai scritta l’attributo di Divina.

La modalità di esposizione è il teatro di narrazione in cui l’affabulazione è il mezzo attraverso il quale addentrarsi tra le spire dell’alta poesia dantesca per apprezzarne fino in fondo la bellezza e i significati.
Nonostante l’altezza dell’argomento la resa scenica avviene attraverso un linguaggio semplice affinché chiunque possa goderne, per non tradire l’intenzione dell’autore che sceglie infatti il volgare per arrivare a tutto il popolo.
Ogni canto è accompagnato da alcuni brani musicali eseguiti dal vivo (voce e chitarra) appartenenti al repertorio pop-rock internazionale e italiano. L’obiettivo non è solo alleggerire la mole di informazioni che il pubblico riceve, ma anche e soprattutto giocare con due epoche così lontane (il medioevo e l’età contemporanea), avvicinandole grazie a un’idea, una parola, un’immagine, un personaggio che uscirà dalla Divina Commedia, per rivivere in una canzone di settecento anni dopo.
Grazie alla Bravura dell’attore, la Commedia di Dante perde quell’aura così spesso attribuitagli di insondabilità e lontananza e si avvicina al pubblico e al quotidiano anche grazie alle musiche che accompagnano gli spettacoli, al tempo stesso “suggerite” dal testo e in grado di arricchirlo di “sovrasensi”.
Infine il canto è recitato a memoria perché, attraverso il suono delle parole, si scopre che la poesia non è solo contenuto, ma anche e soprattutto musica e ritmo.

Le serate con Saulo Lucci toccheranno i seguenti Canti:

15 aprile: CANTO VI – Ciacco il ghiottone
Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa de la gola, come tu vedi, a la pioggia mi fiacco. Così si presenta Ciacco a Dante giunto nel girone dei Golosi caratterizzato da una fitta, costante e desolata pioggia battente.
Dante pone allora tre domande sul destino politico di Firenze: cosa succederà alle fazioni in lotta, se vi sono cittadini giusti, quali sono le cause della discordia. Ciacco risponde profetizzando la vittoria dei Neri, dicendo che i giusti sono pochissimi e indicando le cause delle divisioni in superbia, invidia e avarizia…

16 aprile: CANTO XIII – Pier delle Vigne suicida
Dante incontra Pier delle Vigne tra i suicidi del secondo girone del VII Cerchio dell’Inferno, le cui anime sono imprigionate negli alberi di una selva. Virgilio invita Dante a strappare un ramo da uno degli alberi, cosa che provoca la fuoriuscita di sangue e i lamenti del dannato. Questi si presenta poi come il potente ministro dell’imperatore, caduto in disgrazia a causa dell’invidia dei cortigiani e per questo ingiustamente accusato di tradimento…

17 aprile: CANTO XVIII – Ruffiani e seduttori
Dante e Virgilio giungono nell’VIII Cerchio dopo essere scesi dalla groppa di Gerione, e il discepolo segue il maestro che procede verso sinistra. Alla sua destra Dante vede nuovi dannati che subiscono nuove pene, di cui è piena la I Bolgia: i peccatori sono sul fondo, nudi, e procedono in due file parallele che vanno in direzioni opposte, una lungo il margine esterno della Bolgia (ruffiani) e l’altra lungo quello interno (seduttori), in modo simile ai Romani nell’anno del Giubileo che attraversavano il ponte di Castel Sant’Angelo. Ci sono dei demoni cornuti armati di frusta, che colpiscono i dannati da tergo e li fanno camminare velocemente alle prime percosse…

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